sabato 19 luglio 2008

ASSENZA PER MALATTIA


DECRETO-LEGGE 25 giugno 2008, n. 112

Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione Tributaria
(GU n. 147 del 25-6-2008 - Suppl. Ordinario n.152)
…omissis…
Capo II
Contenimento della spesa per il pubblico impiego
…omissis…
Art. 71.
Assenze per malattia e per permesso retribuito dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni
1. Per i periodi di assenza per malattia, di qualunque durata, ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, nei primi dieci giorni di assenza è corrisposto il trattamento economico fondamentale con esclusione di ogni indennità o emolumento, comunque denominati, aventi carattere fisso e continuativo, nonché di ogni altro trattamento accessorio.
Resta fermo il trattamento più favorevole eventualmente previsto dai contratti collettivi o dalle specifiche normative di settore per le assenze per malattia dovute ad infortunio sul lavoro o a causa di servizio, oppure a ricovero ospedaliero o a day hospital, nonché per le assenze relative a patologie gravi che richiedano terapie salvavita.
I risparmi derivanti dall'applicazione del presente comma costituiscono economie di
bilancio per le amministrazioni dello Stato e concorrono per gli enti diversi dalle amministrazioni statali al miglioramento dei saldi di bilancio.
Tali somme non possono essere utilizzate per incrementare i fondi per la contrattazione integrativa.
2. Nell'ipotesi di assenza per malattia protratta per un periodo superiore a dieci giorni, e, in ogni caso, dopo il secondo evento di malattia nell'anno solare l'assenza viene giustificata esclusivamente mediante presentazione di certificazione medica rilasciata da struttura sanitaria pubblica.
3. L'Amministrazione dispone il controllo in ordine alla sussistenza della malattia del dipendente anche nel caso di assenza di un solo giorno, tenuto conto delle esigenze funzionali e organizzative.
Le fasce orarie di reperibilità del lavoratore, entro le quali devono essere effettuate le visite mediche di controllo, è dalle ore 8.00 alle ore 13.00 e dalle ore 14 alle ore 20.00 di tutti i giorni, compresi i non lavorativi e i festivi.
4. La contrattazione collettiva ovvero le specifiche normative di settore, fermi restando i limiti massimi delle assenze per permesso retribuito previsti dalla normativa vigente, definiscono i termini e le modalità di fruizione delle stesse, con l'obbligo di stabilire una quantificazione esclusivamente ad ore delle tipologie di permesso retribuito, per le quali la legge, i regolamenti, i contratti collettivi o gli accordi sindacali prevedano una fruizione alternativa in ore o in giorni.
Nel caso di fruizione dell'intera giornata lavorativa, l'incidenza dell'assenza sul monte ore a disposizione del dipendente, per ciascuna tipologia, viene computata con riferimento all'orario di lavoro che il medesimo avrebbe dovuto osservare nella giornata di assenza.
5. Le assenze dal servizio dei dipendenti di cui al comma 1 non sono equiparate alla presenza in servizio ai fini della distribuzione delle somme dei fondi per la contrattazione integrativa.
Fanno eccezione le assenze per congedo di maternità, compresa l'interdizione anticipata dal lavoro, e per congedo di paternità, le assenze dovute alla fruizione di permessi per lutto, per citazione a testimoniare e per l'espletamento delle funzioni di giudice popolare, nonché le assenze previste dall'articolo 4, comma 1, della legge 8 marzo 2000, n. 53, e per i soli dipendenti portatori di handicap grave, i permessi di cui all'articolo 33, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104.
6. Le disposizioni del presente articolo costituiscono norme non derogabili dai contratti o accordi collettivi.
…omissis….

giovedì 17 luglio 2008

INFERMIERI ELIBERA PROFESSIONE?

Infermiere e Libera Professione: quali opportunità?

L’esercizio libero professionale degli infermieri non ha ancora raggiunto livelli
congruenti con l’evoluzione più generale della professione infermieristica .
Perché?
1.Carenza di momenti specifici di approfondimento sulla libera professione dal punto di vista
a) professionale
b) fiscale ed imprenditoriale
nell’ambito della formazione di base ?

Perché?
2. La difficoltà di coniugare i contenuti professionali con
a) le norme fiscali
b) Le norme previdenziali
in costante evoluzione ?

Negli ultimi dieci anni, a livello internazionale, sempre più infermieri esercitano in
REGIME AUTONOMO
Ampiezza del fenomeno
In Italia,dopo una fase di grande mobilità, ci siamo attestati su circa 10.000 infermieri liberi professionisti (325.000 iscritti all’Albo).

I liberi professionisti:
distribuzione per sesso 27% UOMINI 73% DONNE

I liberi professionisti:
distribuzione geografica
54,6% NORD
19,6% CENTRO
25,8% SUD




Tipologie ORGANIZZATIVE

• Dal punto di vista giuridico e organizzativo l’esercizio della libera professione
infermieristica ha assunto configurazioni assai diverse, sia in ragione delle
oggettive condizioni di mercato sia delle scelte strategiche e imprenditoriali che
ogni singolo professionista ha inteso realizzare

Le formule più utilizzate• Lavoro autonomo individuale,
• Lavoro autonomo nell’ambito di una associazione tra professionisti (studio associato),
• Lavoro autonomo all’interno di formule associative più forti e complesse
(cooperative socali)

Altre modalità• Società tra professionisti,
• Ambulatorio infermieristico

Dall’assistenza per mansioni all’assistenza
personalizzata
• Il libero professionista non può lavorare per mansioni, (non può delegare)
• Registra le proprie attività
• Pianifica l’assistenza
• Mantiene i rapporti con gli altri professionisti

In Italia, pur essendo la libera professione infermieristica giuridicamente legittimata, non ha avuto molto seguito.
Ancora oggi è molto forte la cultura del posto fisso di lavoro subordinato,
rispetto alla cultura del lavoro autonomo

Quali sono i principali motivi?
L’aspettativa diffusa di esercitare l’attività come dipendenti di un ente;
La formazione orientata verso il lavoro in corsia;Considerarsi professionisti
ma non imprenditori;La stessa collocazione delle sedi formative all’interno degli
ospedali ha fatto si che le stesse, formassero bravi professionisti/dipendenti;
Scarsa tutela normativa previdenziale.
IL NUOVO SCENARIO
• Riduzione delle degenze ospedaliere;
• Decentramento della sanità del territorio;
• Aumento della presa di coscienza da parte dei cittadini/consumatori;
•Cambiamento della domanda di salute;
•Il progresso delle conoscenze e delle competenze nel campo dell’assistenza infermieristica.

IN PROSPETTIVA
La libera professione infermieristica è destinata a crescere.
La realizzazione di nuovi progetti professionali, e nuovi modelli
organizzativi, l’elaborazione degli indicatori di qualità ne faciliteranno lo sviluppo
I NUOVI PROGETTI DELLA PROFESSIONE

LIBERA PROFESSIONE INTRAMOENIA PER GLI INFERMIERI
DIPENDENTI DEL S.S.N.
Dalle prestazioni aggiuntive alla…
L’INFERMIERE DI FAMIGLIA

LE CURE INFERMIRISTICHE COMPLEMENTARI

L’INFERMIERE INFORMATORE SCIENTIFICO

L’INFERMIERE ESPERTO IN MEDICINA LEGALE

Unitamente alle recenti tutele previdenziali legali ed assicurative,
implementeranno sempre di più il numero degli infermieri libero professionisti.

I NUOVI PROGETTI
Questa forma di attività se opportunamente monitorata può rivelarsi la carta decisiva
per l’affermazione della vera immagine della professione infermieristica.
“La libera professione infermieristica nel nuovo contestonormativo”
DISCIPLINA del LAVORO DIPENDENTE:
Articoli 2094 e seguenti del codice civile.
Principio generale:
􀂾 un lavoratore subordinato può svolgere altra attività retribuita
􀂾 non deve violare il “divieto di concorrenza”(articolo 2105 c.c.)
“La libera professione infermieristica nel nuovo contestonormativo”
DISCIPLINA COMPATIBILITA’ tra LAVORO DIPENDENTE e PRESTAZIONI LIBERO PROFESSIONALI:
diversa a seconda che:
􀂾 rapporto di lavoro principale = PUBBLICO
􀂾 rapporto di lavoro principale = PRIVATO
“La libera professione infermieristica nel nuovo contesto normativo”
INFERMIERE DIPENDENTE PUBBLICO
Regimi in ordine cronologico:
1. Regime generale d’incompatibilità
2. Regime d’incompatibilità – esclusione per i contratti part-time
3. Regime dell’autorizzazione

1. REGIME GENERALE D’INCOMPATIBILITA’
(articolo 60 del T.U. 10.01.1957)
Assoluta incompatibilità
“L’impiegato non può esercitare il commercio,l’industria, ne’ alcuna professione o assumere impieghi alle dipendenze di privati o accettare cariche in società costituite ai fini di lucro, tranne che si tratti di cariche in società o enti per le quali la nomina è riservata allo Stato e sia all’uopo intervenuta l’autorizzazione del ministro competente”

2. REGIME D’INCOMPATIBILITA’
esclusione per il part-time.
(art.1 legge 662/1996 e art.58 del D.Lgs. n.29/1993– modificato dal D.Lgs.n.80/1998)
Regola generale: INCOMPATIBILITA’ (sia degliincarichi conferiti da soggetti pubblici che degli incarichi conferiti da soggetti privati)
Eccezione: PART-TIME (nr. ore almeno pari alla metà di quelle ordinarie)

PART-TIME: il pubblico dipendente che intende dedicarsi ad un secondo lavoro, autonomo o subordinato, ha l’obbligo d’instaurare con l’amministrazione di appartenenza un lavoro a tempo parziale, che preveda la riduzione del
numero ore almeno pari alla metà di quelle ordinarie.
DIRIGENTI: permane il divieto – incompatibilità assoluta
Divieto: resta confermato il divieto d’intrattenere due rapporti d’impiego di lavoro subordinato con la pubblica amministrazione

3. REGIME Dell’AUTORIZZAZIONE
(T.U. emanato col D.Lgs. N. 165 del 30 marzo 2001)
Regola generale: viene confermata (mediante rinvio normativo), la regola della incompatibilità, con esclusione dei contratti part time
Viene introdotto il SISTEMA AUTORIZZATORIO.

AUTORIZZAZIONE􀀹
I dipendenti pubblici non possono svolgere incarichi retribuiti che non siano stati conferiti o previamente autorizzati dall’amministrazione di appartenenza
􀀹Le amministrazioni pubbliche non possono conferire incarichi retribuiti a dipendenti di altre amministrazioni pubbliche senza la previa autorizzazione dell’amministrazione di appartenenza dei dipendenti stessi
INFERMIERE DIPENDENTE PUBBLICO
Può svolgere una seconda attività:
A. di lavoro dipendente,
B. di lavoro autonomo (anche con apertura di P. IVA)
In entrambi i casi dovrà:
1. Instaurare con l’amministrazione d’appartenenza un rapporto di lavoro a tempo parziale (con prestazione lavorativa non superiore al 50% di quella a tempo pieno)
2. Richiedere l’autorizzazione all’amministrazione d’appartenenza.

INFERMIERE DIPENDENTE da datore di lavoro privato
E’ applicabile la normativa generale del codice civile:
􀂃 “Un prestatore di lavoro subordinato può svolgere altra attività retribuita (sia di lavoro dipendente,sia di lavoro autonomo con P.IVA);
􀂃 Non deve violare il divieto di “concorrenza” art.2105 c.c.

L’ INFERMIERE DIPENDENTE da datore di lavoro privato
􀂉 Non può “trattare affari per conto proprio o di terzi in concorrenza con l’imprenditore”
􀂉 La seconda attività esercitata non dovrà pregiudicare il rendimento del lavoratore nell’attività primaria

CARENZA di PERSONALE nelle STRUTTURE SANITARIE
D.Lgs. N. 402 del 12.11.2001 convertito con legge n.1 dell’8.01.2002
ASL e aziende ospedaliere possono remunerare ai propri dipendenti prestazioni libero aggiuntive rispetto a quelle proprie del rapporto di dipendenza.
Tipologie di rapporti di lavoro
LAVORO DIPENDENTE
PRIVATO
PUBBLICO
COOPERATIVA SOCIALE
STUDIO PROFESSIONALE
LIBERA PROFESSIONE FORMA INDIVIDUALE
FORMA ASSOCIATA P. I.V.A.
CO.CO.CO
PROGETTI
SOCIETA’ PROFESSIONALE
Salvatore Santo
Tipologie di rapporti di lavoro
DIPENDENTE
PUBBLICO
ESCLUSIVITA’ DI RAPPORTO(incompatibilità)
Art. 60 T.U. 10 gennaio 1957
D.Lgs 29/1993
D.Lgs 80/1998
D.Lgs 165/2001
DIPENDENTE PUBBLICO APERTURE ??????????????
permesso
-Collaborazione a giornali, riviste, enciclopedie e simili
-Utilizzazione economica di opere di ingegno e invenzioni industriali
-Partecipazione a convegni e seminari
-Incarichi con solo rimborso spese documentate
-Incarichi in aspettativa, comando o fuori ruolo
-Incarichi sindacali (distacco o aspettativa non retribuita)

Tipologie di rapporti di lavoro
DIPENDENTE
PUBBLICO
APERTURE Legge 1 del 8/1/2002 APERTURE
Part – time max 50%
NO concorrenza
Possibilità di svolgere attività libero – professionale all’interno delle strutture
aziendali
Prestazioni aggiuntive
Tipologie di rapporti di lavoro
DIPENDENTE
PRIVATO Possibilità di svolgere attività libero – professionale:
-non in concorrenza con l’attività del datore di lavoro
-Non pregiudichi il rendimento sul lavoro nell’attività primaria

Settori innovativi
• TERZO SETTORE
• INFORMATORI SCIENTIFICI
• PERITI DEL TRIBUNALE
• SERVIZI SANITARI AEROPORTUALI
• ASSICURAZIONI
• CERTIFICAZIONI DI QUALITA’
• CURE COMPLEMENTARI
• AMBULATORI
• DOCENZA
• …………..
Articolo tratto da pubblicazione svolta a Varese 01 dicembre 2006,da Salvatore Santo.

PERMESSI RETRIBUITI

REGOLAMENTO IN MATERIA DI PERMESSI RETRIBUITI EX ART. 21 COMMA 2 DEL CCNL COMPARTO 95 Art 1 Principi Generali Il presente regolamento, concertato con la RSU e le OO.SS. in data 10 maggio 2006, disciplina la materia dei permessi retribuiti previsti dall’art 21 comma 2 del CCNL Comparto 95 che testualmente recita “a domanda del dipendente possono essere concessi, nell’anno, tre giorni di permesso retribuito per particolari motivi personali o familiari debitamente documentati, compresa la nascita di figli”. Il CCNL Comparto del 7.04.99 all’art 41 recita “i permessi retribuiti, ai sensi dell’art 21, comma 2 del CCNL. 1.09.95 possono essere goduti in misura frazionata non superiore a n°18 ore complessive. La particolarità dei motivi, cui la normativa contrattuale subordina la concessione dei permessi discende dalla natura del motivo addotto unitamente all’impossibilità di effettuare la prestazione o di svolgere l’attività oggetto del permesso in orari diversi da quelli di servizio. Si considerano rientranti nei particolari motivi personali e familiari le fattispecie di seguito indicate: Art2 . Permessi personali, familiari e modalità di fruizione Motivi personali Modalità di fruizione Nascita figli Fruizione a giornate intere. Se l’evento cade in un giorno festivo i tre giorni decorrono dal primo giorno successivo non festivo. Prestazioni sanitarie del dipendente (visite specialistiche, prestazioni sanitarie specialistiche strumentali e di laboratorio, cure odontoiatriche ) fruizione a ore Prestazioni di riabilitazione del dipendente dietro apposita prescrizione medica fruizione ad ore l’effettuazione di testimonianze per fatti non d’ufficio, fruizione ad ore l’assenza motivata per gravi calamità naturali che rendono oggettivamente impossibile il raggiungimento della sede di servizio, fatti salvi, in questi eventi, i provvedimenti di emergenza diversi più favorevoli disposti dalle competenti autorità Fruizione ad ore/giornata Visita INAIL a seguito di infortunio Fruizione ad ore Visita medico collegiale per accertamento idoneità al lavoro Fruizione ad ore Permessi per donatori di sangue disciplinati dall’art.1 della legge 13.07.1967, n. 584 come sostituito dall’art.13 della legge 4.05.1990 n. 107 CCNL/2004 art.23 comma 2 Permessi per i donatori di midollo osseo CCNL/2004 art.23 comma 2 disciplinati dall’art 5 comma 1 della legge 6.03.2001 n. 52 Fruizione a giornata Fruizione a giornata Permessi connessi alle attività di Protezione CivileCCNL/95 art.21 comma 8 disciplinati dalla legge 266 del 11.08.1991 nonché dal regolamento approvato con DPR 21.09.1994 n. 613. Fruizione a giornate Motivi Familiari Funerale dei parenti in linea collaterale di 3° grado ( lo zio o la zia ed il nipote da fratello o sorella). Fruizione ad ore/giornate Assistenza al coniuge o al convivente ed a parenti in linea retta fino al secondo grado e degli affini entro il 1° grado ricoverati in strutture ospedaliere Fruizione a giornate Assistenza ai figli minori di età fino ai 12 anni, per malattia risultante da certificazione medica e vaccinazioni degli stessi; fruizione a giornate/ore * Prestazioni sanitarie specialistiche del coniuge, convivente e dei parenti in linea retta entro il 2° grado e degli affini entro il 1° grado (visite specialistiche, prestazioni specialistiche strumentali e di laboratorio, cure odontoiatriche, trattamenti fisioterapici Fruizione ad ore Inserimento del figlio all’asilo nido Fruizione ad ore/giornata Inserimento del figlio alla scuola materna Fruizione ad ore/giornata Colloquio con gli insegnanti Fruizione ad ore *Se fruito ad ore si copre fino al dovuto giornaliero Si precisa che sono - parenti in Linea retta: 1° grado: genitori e figli 2° grado: nonni e nipoti - Affini di 1° grado: Suoceri Art.3 Modalità’ di richiesta e di fruizione dei permessi Per le fattispecie sopra descritte il dipendente dovrà formulare la richiesta sull’apposita modulistica che dovrà essere indirizzata al responsabile dell’Unità Operativa Servizio o Ufficio di appartenenza del dipendente che, compatibilmente a comprovate esigenze di servizio, autorizzerà il permesso dopo avere valutato se la motivazione per la quale viene richiesto il permesso rientra tra le fattispecie previste dal presente regolamento. Detti permessi, potranno essere fruiti ad ore o a giornate intere in relazione alle fattispecie sopra individuate. Il permesso fruito ad ore sarà riconosciuto in relazione all’effettiva durata della prestazione, all’ubicazione della struttura /sede dove si è svolta la prestazione e fino alla concorrenza del dovuto giornaliero. Il dipendente, ai fini del riconoscimento del permesso, è tenuto a produrre idonea documentazione giustificativa che certifichi l’effettuazione della prestazione. Per la partecipazione al funerale dei parenti di cui alla fattispecie sopra descritta è tenuta valida l’autocertificazione. In caso di mancata o insufficiente documentazione giustificativa, l’assenza verrà coperta attraverso l’istituto contrattuale delle ferie o del recupero ore. --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ALTRI PERMESSI RETRIBUITI Ai fini di una maggior completezza di informazione, si elencano gli ulteriori permessi retribuiti previsti dai CCNL del Comparto vigenti: Partecipazione a concorsi od esami - limitatamente ai giorni di svolgimento delle prove - o per aggiornamento professionale facoltativo comunque connesso all’attività di servizio giorni 8 all’anno CCNL/95 art.21 comma 1 Lutti per coniuge, convivente, parenti entro il 2 grado ed affini entro il 1 grado giorni 3 consecutivi per evento CCNL/95 art.21 comma 1. Se l’evento cade in un giorno festivo i tre giorni decorrono dal primo giorno successivo non festivo. Matrimonio 15 giorni consecutivi che possono essere richiesti anche entro i trenta gg. successivi all’evento CCNL/95 art.21 comma 3 eCCNL/2001 art.16 comma 3 Documentata grave infermità del coniuge anche legalmente separato, o di un parente entro il secondo grado, anche non convivente, o di un soggetto componente la famiglia anagrafica del dipendente giorni 3 all’anno art 4 comma 1 Legge 8.03.2000 n. 53 art 1 comma 1 DPCM 21.07.2000 n. 278 Controlli prenatali: le lavoratrici gestanti hanno diritto a permessi retribuiti per l’effettuazione di esami prenatali, accertamenti clinici o visite specialistiche secondo le modalità previste dall’art.14 del D.Lgs. n.151/2001 CONGEDI PER MALATTIA DEL FIGLIO: Congedo retribuito dei genitori per malattia del figlio: Alle lavoratrici e ai lavoratori alternativamente sono riconosciuti 30 gg. di congedo retribuito per ciascuno anno di età del bambino fino al compimento del terzo anno di vita, computati complessivamente per entrambi i genitori CCNL/2001 art.17 Congedo non retribuito: ciascun genitore, alternativamente, ha diritto di astenersi dal lavoro, nel limite di cinque giorni lavorativi all’anno, per le malattie di ogni figlio di età compresa fra i tre e gli otto anni.. Decreto Legislativo n.151/2001

Iniezioni intramuscolari


tratto da appunti universitari per scopo didattico
Iniezioni int
ramuscolari

Preparazione del farmaco
Generale, la scelta dell’ago per aspirare il farmaco dovrebbe avere un calibro variabile tra i 21 e 23 G.
Dopo l’aspirazione del farmaco l’ago deve essere cambiato per evitare di iniettare al paziente corpi estranei eventualmente intrappolati.

Iniezioni intramuscolari

• Tendono ad essere utilizzate per somministrare farmaci che richiedono un assorbimento relativamente rapido, ma con una azione ragionevolmente prolungata
• Costituiscono una delle più importanti vie di somministrazione

Sedi

• La scelta della sede è influenzata dall’età del paziente, dal farmaco da iniettare, dal volume del farmaco e dalle condizioni generali del paziente:
Deltoidea
Dorsogluteale
Rettofemorale
Vastolaterale
ventrogluteale

Sede deltoidea
•Devono essere effettuate nella parte più compatta del muscolo;

Il volume (0,5 —2 ml) e il numero delle iniezione deve essere limitato;

•Indicata soprattutto per iniettare vaccini .






Dorsogluteale

• Sede tradizionalmente più utlizzata

• Le Complicanze possono essere dovute alla
presenza nella zona di grossi nervi e vasi:

Sciatico
Arteria giuteaie superiore

• Il volume massimo consigliato deve essere
inferiore ai 4 ml.



Vastolaterale
Al fine di individuare l’area da pungere occorre
considerare il terzo medio laterale della coscia
compreso, tra il grande trocantere del femore e
il condilo femorale laterale del ginocchio;

Vantaggi: facile accesso scarsità di grossi vasi
o strutture nervose;

Il volume massimo consigliato deve essere inferiore ai 5ml






Rettofemorale

• Questa sede è localizzata a metà tra la rotula e lacresta iliaca superiore sulla medio anterioredella coscia.

• Questa sede ha lo svantaggio di provocare considerevole dolore

• Il volume massimo consigliato è inferiore ai 5 ml






Ventrogluteale

È considerata da molti la prima scelta (proposta nel 1954 da Hochstetter) è localizzabile ponendo il palmo della mano dominante sul grande

trocantere il dito medioverso la cresta iliaca, mentre l’indice è angolato verso la spina
iliaca.

• L’iniezione è praticata nel centro del triangolo.

• Volume consigliato:
Da2a5ml


Raccomandazioni cliniche
  • Applicare regola 6 g .
  • Detergere con soluzione alcolica.
  • Usare ago sottile 21 o 23 g .
  • Cambiare l’ago dopo la composizione del farmaco.
  • Indossare i guanti se in sede preparazione ospedaliera.
  • Usare un ago di lunghezza adeguata per assicurarsi che il farmaco si depositi all’interno del muscolo.
  • Usare la tecnica del tratto Z.
  • Aspirare per verificare la presenza di sangue.
  • Iniettare senza superare 1 ml ogni 10 secondi.
  • Usare la ventrogluteale come prima scelta, salvo controindicazioni.
  • Estrarre rapidamente l’ago.
  • Non massaggiare ma tamponare.
  • Fare assumere la posizione idonea (decubito laterale).
  • Riporre l’ago in modo sicuro senza rincappucciare.
  • Osservare e valutare la sede.

mercoledì 16 luglio 2008

Ordine di servizio


COME FUNZIONA L'ORDINE DI SERVIZIO

1-Deve essere scritto (CCNL 01.09.95 Art.28): in giurisprudenza le comunicazioni che possiedono valore sono scritte. L'ordine di servizio, che è un'ingiunzione al dipendente di violare le norme contrattuali, deve essere scritto anche per tutela sia del dipendente stesso che dell'azienda. Tale tutela non è presente se viene emesso verbalmente.

2-Deve pervenire per tempo: e quindi in anticipo al lavoratore presso la sede lavorativa. Il lavoratore non è tenuto a farsi reperire al proprio domicilio, né telefonicamente né con altri sistemi, tranne nel caso della pronta disponibilità (Art. 7 CCNLI 20.09.01).

3-Deve essere motivato: nell'ordine di servizio deve apparire la motivazione per la quale è stato emesso, a garanzia della liceità dello stesso.

4-Deve essere uno strumento eccezionale: altrimenti diverrebbe straordinario programmato, espressamente vietato dalla normativa in vigore (CCNL 07.04.99 Art.34 comma 1). La copertura dei turni deve essere garantita sulla base dei criteri organizzativi certi e con personale sufficiente per evitare disservizi dovuti ad imprevisti. Se vi è carenza d'organico dovuta a motivi contingenti, la Direzione può organizzare i turni utilizzando l'istituto contrattuale della pronta disponibilità.

5-Non deve sovrapporsi ad altri istituti contrattuali già previsti: non può essere utilizzato per il richiamo in servizio "oggi per oggi", in quanto si cade nell'istituto della pronta disponibilità. In questo caso, se il dipendente si rifiuta di adempiere l’ordine di servizio, non possono essere prese sanzioni disciplinari nei suoi confronti. Inoltre il codice deontologico prevede per il personale infermieristico l'obbligo di presentarsi in servizio solo in caso di calamità pubblica. In caso di richiamo in servizio "oggi per domani", il ricorso all'ordine di servizio può essere legittimo, a patto che si rispettino una serie di vincoli. Infine esiste anche una sentenza della Corte Costituzionale che sancisce il diritto del dipendente a potersi organizzare e programmare la propria vita privata.

In caso di prolungamento dell'orario di servizio il dipendente è costretto a rimanervici fino all'arrivo della sostituzione (art.10 codice deontologico dell'infermiere e art.593 del C.P.); ma spetta al dirigente autorizzarlo (CCNL07.04.99 Art.34 comma 2) e, quindi, nel caso di più infermieri presenti, decidere e segnalare chi dovrà fermarsi in servizio.

In caso di sospensione o interruzione delle ferie (art.19 CCNL), è necessario l'ordine di servizio, ma il datore di lavoro ha l'obbligo di garantire almeno 15 giorni di congedo nel periodo estivo ai dipendenti che ne facciano richiesta e la fruizione del congedo ordinario (ferie) entro l'anno solare, al massimo, in caso di comprovata necessità di servizio entro i sei mesi successivi (!!!).

6-Deve essere firmato dal dirigente responsabile in modo che si assuma la responsabilità dell'atto amministrativo.

7-Non esiste un limite numerico di ordini di servizio effettuabili.

8-Deve recare la data di emissione.

9-Deve contenere le azioni che si ordinano di eseguire al dipendente.

Alla luce della normativa vigente, la maggior parte degli ordini di servizio emessi dall'amministrazione di quest’azienda non sono conformi alla legge, quindi sono da considerarsi nulli. I dipendenti che non ottemperino agli ordini di servizio che non presentano le caratteristiche sopra citate non possono incorrere in alcuna sanzione né disciplinare né penale, anzi, parrebbero esserci gli estremi per una denuncia per illecito amministrativo e abuso di potere.

Si ribadisce, inoltre, che l'ordine di servizio non implica alcuna conseguenza negativa sul curriculum professionale, né alcuna penalizzazione nelle valutazioni di merito per i lavoratori che vi ottemperino correttamente. L'ordine di servizio, pertanto, può essere richiesto dal dipendente ogni qualvolta ritenuto necessario a garanzia e salvaguardia dei propri diritti.

NORMATIVA INERENTE ALL'ORDINE DI SERVIZIO

CCNL 01.09.95

Art.28

3. In tale specifico contesto, tenuto conto dell'esigenza di garantire la migliore qualità del servizio, il dipendente deve in particolare:

h. eseguire le disposizioni inerenti all’espletamento delle proprie funzioni o mansioni che gli siano impartite dai superiori. Se ritiene che la disposizione sia palesemente illegittima, il dipendente è tenuto a farne immediata e motivata contestazione a chi l'ha impartita, dichiarandone le ragioni; se la disposizione è rinnovata, per iscritto ha il dovere di darvi esecuzione; salvo che la disposizione stessa sia vietata dalla legge penale o costituisca illecito amministrativo.

Art.18

1. L'orario di lavoro è di 36 ore settimanali ed è funzionale all'orario di servizio e di apertura al pubblico...

2. La distribuzione dell'orario di lavoro è improntata ai seguenti criteri di flessibilità, tenuto conto che diversi sistemi di articolazione dell'orario di lavoro possono anche coesistere:

a) utilizzazione in maniera programmata di tutti gli istituti che rendano concreta una gestione flessibile dell'organizzazione del lavoro e dei servizi, in funzione di un'organica distribuzione dei carichi di lavoro;

c) orario di lavoro articolato (...) con il ricorso alla programmazione di calendari di lavoro plurisettimanali ed annuali con orari superiori o inferiori alle 36 ore settimanali, nel rispetto del monte ore;

e) priorità nell'impiego flessibile, purché compatibile con l'organizzazione del lavoro delle strutture, per i dipendenti in situazione di svantaggio personale, sociale e familiare e dei dipendenti impegnati in attività di volontariato ai sensi della legge 11.08.91 N.266.

Art.19

8. Le ferie sono un diritto irrinunciabile e non sono monetizzabili. Esse sono fruite nel corso di ciascun anno solare, in periodi compatibili con le esigenze di servizio, tenuto conto delle esigenze del dipendente.

9. (...) la fruizione delle ferie dovrà avvenire (...) assicurando comunque al dipendente che ne abbia fatto richiesta il godimento di almeno 15 giorni continuativi di ferie nel periodo 1 giugno - 30 settembre.

10. Qualora le ferie già in godimento siano interrotte o sospese per motivi di servizio, il dipendente ha diritto al rimborso delle spese documentate per il viaggio di rientro in sede e per quello di eventuale ritorno al luogo di svolgimento delle ferie, nonché dell'indennità di missione per la durata dei medesimi viaggi. Il dipendente ha inoltre il diritto al rimborso delle spese anticipate e documentate per il periodo di ferie non goduto.

11. In caso di indifferibili esigenze di servizio che non abbiano reso possibile il godimento delle ferie nel corso dell'anno, le ferie dovranno essere fruite entro il primo semestre dell'anno successivo.

Art.20

2. Ove non possa essere fruito nella giornata domenicale, il riposo settimanale deve essere fruito di norma entro la settimana successiva, in giorno concordato fra il dipendente ed il dirigente responsabile della struttura, avuto riguardo delle esigenze di servizio.

3. Il riposo settimanale non è rinunciabile e non può essere monetizzato.

ART. 7 CCNLI 20.09.01

1. Il servizio di pronta disponibilità è caratterizzato dalla immediata reperibilità del dipendente e dall’obbligo per lo stesso di raggiungere la struttura nel

tempo previsto con modalità stabilite ai sensi del comma 3.

2. All’inizio di ogni anno le aziende predispongono un piano annuale per affrontare le situazioni di emergenza in relazione alla dotazione organica, ai profili professionali necessari per l’erogazione delle prestazioni nei servizi e presidi individuati dal piano stesso ed agli aspetti organizzativi delle strutture.

6. Il servizio di p.d. va limitato ai turni notturni ed ai giorni festivi. Nel caso in cui esso cada in giorno festivo spetta un riposo compensativo senza riduzione del debito orario settimanale. La p.d. ha durata di 12 ore e dà diritto ad una indennità di L.40.000 per ogni 12 ore.

7. Due turni di p.d. sono prevedibili solo nei giorni festivi.

8. Qualora il turno sia articolato in orari di minore durata, i quali, comunque, non possono essere inferiori alle quattro ore, l’indennità è corrisposta proporzionalmente alla sua durata, maggiorata del 10%.

10. Di regola non potranno essere previste più di sei turni di p.d. al mese.

Codice penale

Art. 593

Abbandono di persone incapaci.

Codice deontologico dell'infermiere professionale

Art.10

L'infermiere non abbandona mai il posto di lavoro senza la certezza della sostituzione.

CCNL 07.04.99

Art.34

1. Il lavoro straordinario non può essere utilizzato come fattore ordinario di programmazione del lavoro.

2. Le prestazioni di lavoro straordinario hanno carattere eccezionale, devono rispondere ad effettive esigenze di servizio e devono essere preventivamente autorizzate dal dirigente responsabile. (...)

6. Le prestazioni di lavoro straordinario possono essere compensate a domanda del dipendente con riposi sostitutivi da fruire, compatibilmente con le esigenze di servizio, nel mese successivo.

tratto dal sito http://www.infermierincazzati.com/Archivio.htm

martedì 15 luglio 2008

Preparazione del pz ai vari esami

URINOCOLTURA
In mancanza di richiesta specifica viene effettuato l’esame colturale quantitativo per i batteri
aerobi: enterobatteri, enterococco, stafilococco e miceti.
Modalità di raccolta o prelievo
Se non diversamente specificato, si raccomanda di raccogliere le urine della
minzione del mattino. I contenitori per la raccolta (recipienti sterili monouso) sono
forniti dal laboratorio o acquistabili in farmacia.
a) raccolta mediante mitto intermedio
Sesso femminile
1. Lavarsi le mani con acqua e sapone ed asciugarsi;
2. lavare accuratamente con acqua e sapone l’orifizio dell’uretra e la zona circostante,
scaiacquarsi con acqua ed asciugarsi;
3. tenere divaricate le grandi labbra durante la minzione;
4. emettere la prima parte delle urine senza raccoglierla;
5. raccogliere direttamente nel recipiente sterile la seconda parte;
6. richiudere accuratamente il contenitore in modo che l’urina non fuoriesca durante il
trasporto.
Sesso maschile
1. lavarsi le mani con acqua e sapone ed asciugarsi;
2. retrarre il prepuzio, lavare accuratamente con acqua e sapone l’orifizio dell’uretra e la
zona circostante, sciacquarsi con acqua ed asciugarsi;
3. tenendo retratto il prepuzio emettere la prima parte delle urine senza raccoglierla;
4. raccogliere direttamente nel recipiente sterile la seconda parte;
5. richiudere accuratamente il contenitore in modo che l’urina non fuoriesca durante il
trasporto.
b) raccolta da catetere a permanenza
1. pulire esternamente il catetere con alcol;
2. sterilmente aspirare le urine presenti nel lume del catetere;
3. inserire le urine nel contenitore sterile
NB-non prelevare le urine dal sacchetto di raccolta.
c) sacchetto in plastica sterile adesivo
Tale metodica è utilizzata nei bambini più piccoli quando non è possibile ottenere il
mitto.
1. Detergere con acqua e sapone la regione sovrapubica, perineale e i genitali esterni;
sciacquare bene con acqua ed asciugare;
2. applicare il sacchetto facendolo aderire al perineo ed alla regione sovrapubica;
3. se dopo circa 60 minuti non si è verificata la minzione, rimuovere il sacchetto e
provvedere alla sostituzione ripetendo il lavaggio;
4. appena avvenuta la minzione rimuovere il sacchetto e richiuderlo bene.
Modalità di conservazione
Inviare al laboratorio le urine entro 2 ore dalla minzione. Se passano più di 2 e fino ad un
massimo di 24 ore prima della consegna al laboratorio, tenere il contenitore in frigo a 4 °C.
RACCOLTA DELLE URINE 24 ORE
Condizioni preliminari
E’ preferibile cominciare la raccolta al risveglio.
Modalità di esecuzione
Scartare la prima urina del mattino e partendo dalla successiva raccoglierle, in un idoneo
contenitore, tutte le successive e fino alla prima del mattino seguente. Conservare il contenitore
in un luogo fresco durante la raccolta. Utilizzare un contenitore a bocca larga con tappo a vite
della capacità di circa 2.5 litri.
Modalità di conservazione e consegna
Cercare di consegnare le urine in un tempo massimo di 2 ore dalla raccolta, scrivere nome e
cognome sul contenitore.
FECI
Esame chimico-fisico
Seguire la dieta abituale; raccogliere il campione in un contenitore adeguato. Cercare di
consegnare il campione in un tempo massimo di 2 ore dalla raccolta, scrivere nome e
cognome sul contenitore.
Tampone rettale
Nelle condizioni sopra dette si utilizza in costituzione del campione di feci. Il tampone rettale
è indicato inoltre per la ricerca durante la gravidanza dello Streptococcus agalactiae.
Introdurre un tampone per la profondità di circa 1-2 cm e ruotare per raccogliere materiale
fecale e successivamente introdurlo nell’apposito terreno di trasporto.
Coprocoltura
Il materiale deve essere raccolto nel momento acuto del processo infettivo. Il paziente deve
evacuare direttamente in un recipiente sterile senza che il campione fecale venga contaminato
da urina. L’uso dei tamponi rettali deve essere limitato a quei pazienti in cui sia
obiettivamente difficile la raccolta dei campioni fecali.
Feci per la ricerca di parassiti intestinali
Prima di raccogliere le feci accertarsi che il paziente non abbia assunto le seguenti sostanze:
solfato di bario per indagini radiologiche, oli minerali, antidiarroici non assorbibili,
antimalarici, tetracicline. Se il paziente ha assunto tali sostanze è opportuno eseguire l’esame
dopo una settimana.
Poiché l’eliminazione di alcuni parassiti intestinali non è giornaliera, per un corretto risultato
è opportuno eseguire l’esame su almeno tre campioni di feci.
Feci esame Ossiuri (scotch test)
Applicare, prima di dormire, una striscetta di scotch trasparente sulle pliche anali. Al
mattino staccarla e applicarla su di un vetrino; consegnare il campione in un tempo
massimo di 2 ore dalla raccolta.
Comunicare all’accettazione eventuali terapie farmacologiche e seguire la dieta abituale.
Ricerca sangue occulto nelle feci
Il paziente deve seguire particolari norme per tre giorni consecutivi, onde evitare i
risultati falsi positivi.
1) seguire una dieta priva di carni rosse e di particolare frutta e verdura (rape, broccoli,
ravanelli, melone)
2) non assumere farmaci che possono causare irritazioni gastrointestinali (aspirina, cortisone,
reserpina, fenilbutazone, indometacina, ecc)
3) evitare la somministrazione di farmaci contenenti ferro.
4) non effettuare il test con emorragie attive (emorroidi, lesioni gengivali, stitichezza,
mestruazioni).
5) non raccogliere le feci se si stanno usando farmaci per via rettale.
Raccogliere il campione in un contenitore sterile e Consegnarlo in un tempo massimo di 2 ore
dalla raccolta. Scrivere nome e cognome sul contenitore.
ESPETTORATO
L'espettorato è un materiale biologico scarsamente rappresentativo per la diagnosi
eziologica di infezioni delle vie aeree profonde e fornisce risultati controversi. Dovrebbe
essere raccolto solo da pazienti con polmonite e tosse produttiva capaci di espettorare.
In mancanza di una richiesta specifica l'esame di routine consiste nella ricerca di:
Streptococcus spp.,.Stafilococcus spp., Pneumococco, Enterobatteri, Pseudomonas spp.,
Micobatteri, Miceti. Altre ricerche vengono eseguite solo su richiesta specifica del medico
curante preventivamente concordata
Modalità di raccolta
- raccogliere i campioni preferibilmente prima della terapia antimicrobica; in caso contrario
segnalarlo;
- effettuare la raccolta al mattino a digiuno;
- rimuovere eventuali protesi, fare pulizia del cavo orale e gargarismi con acqua distillata
sterile.
- l'espettorato deve essere emesso con un colpo di tosse e controllare che non sia contaminato
da saliva;
- raccoglierlo in un recipiente sterile in polistirolo, a bocca larga;
- inviarle il campione al laboratorio entro 2 ore, conservandolo in caso contrario a 4 °C.
INDAGINI MICROBIOLOGICHE DELLE INFEZIONI URETRO-CERVICOVAGINALI
In via preliminare le pazienti devono attenersi ad alcune norme per rendere attendibile
l’esito dell’esame.
1) non avere rapporti sessuali nelle 24 h precedenti l’esame;
2) non essere in periodo mestruale ;
3) non eseguire irrigazioni vaginali nelle 24 h precedenti l’esame;
4) aver cessato qualsiasi terapia chemio-antibiotica locale o generale da almeno 3 giorni.
5) per l’esame colturaleil tampone deve essere introdotto, dopo il prelievo dell’essudato
vaginale, nell’apposito terreno di trasporto e inviato al laboratorio o tenuto a temperatura
ambiente fino ad un massimo di 24 ore;
6) per Trichomonas vaginalis il tampone con l’essudato raccolto deve essere stemperato al
più presto in 1 ml di soluzione fisiologica sterile mantenendo la provetta a 37 °C fino
all’osservazione microscopica
7) vetrino per la colorazione di Gram: effettuata l’apposizione dell’essudato con un
tampone, il vetrino si può conservare, asciugato, a temperatura ambiente fino alla
consegna in laboratorio;
8) ricerca di Mycoplasma/Ureaplasma: il tampone con il materiale raccolto deve essere
stemperato nell’apposito flaconcino contenente il terreno di trasporto che deve essere
conservata in frigo fino alla consegna in laboratorio;
9) vetrino per la ricerca di Chlamydia trachomatis: strisciare il tampone o il cyto-brush
per tutta la superficie dell’area circolare del vetrino; asciugare all’aria e conservare a
temperatura ambiente o a 4 °C.
SPERMIOCOLTURA
Modalità di prelievo
I pazienti devono rispettare alcune norme e in particolare:
- astenersi dai rapporti sessuali nei 3-4 giorni precedenti l'esame;
- aver cessato qualsiasi trattamento chemio-antibiotico da almeno una settimana;
- far precedere il prelievo da un'accurata pulizia dei genitali esterni e delle mani;
- la raccolta del campione deve avvenire mediante masturbazione e tutto l'eiaculato deve
essere raccolto nell'apposito contenitore sterile;
- il campione da analizzare deve pervenire in laboratorio entro un'ora e se ciò non fosse
possibile va conservato in frigo a 0-4°C;
- per la ricerca di Chamydia trachomatis è necessario procedere alla raccolta del primo
getto di urina in un contenitore sterile (il paziente non deve aver urinato per almeno tre
ore) e che il campione di urina deve essere raccolto prima del liquido seminale.
TEST DI MEARES-STAMEY
E’ indicato nelle prostatite batteriche croniche e non nelle acute; il test è in grado
di definire, tramite raccolta frazionata, la localizzazione prostatica di una infezione.
Modalità di prelievo
- Il paziente deve avere la vescica, non aver eiaculato da almeno 2 giorni e non essere in
terapia antibiotica da un mese;
- non devono essere presenti segni di prostatite acuta né di sospetta patologia neoplastica;
- far raccogliere in un primo contenitore i primi 10 ml di urina e in un altro i successivi 10
ml;
- eseguire un prolungato massaggio prostatico ad entrambi i lobi della ghiandola;
- raccogliere la secrezione prostatica cercando di favorirne l’uscita dal meato uretrale
premendo alla base del pene fino al glande;
- raccogliere, a questo punto, in un terzo contenitore 10 ml di urina dicendo al paziente di
svuotare successivamente la vescica.
SPERMIOGRAMMA
Le modalità di raccolta e i tempi di consegna sono importanti ai fini dell'attendibilità
dell'esame;
rispettarli con scrupolo !
1) Periodo di astinenza da attività sessuale: tra 3 e 5 giorni
2) Raccolta mediante masturbazione in un comune contenitore sterile da urine a bocca larga
provvisto di etichetta con nome; si sconsiglia la raccolta del campione durante l'atto sessuale
completo. Il contenitore deve poi essere chiuso con attenzione per evitare perdite accidentali
del campione durante il trasporto e la consegna.
3) Si consiglia di effettuare sempre la raccolta del campione direttamente presso il
Laboratorio. Tuttavia se la raccolta non e' effettuata presso il laboratorio occorre consegnare il
campione entro 30 - 40 minuti avendo cura di evitarne il raffreddamento.
4) Alla consegna in laboratorio segnalare se c'è stata perdita di parte del campione durante la
raccolta o il trasporto e/o se il periodo di astinenza sessuale non è stato corretto; avvertire
inoltre anche se ci sono terapie farmacologiche in corso.
ACIDO VANILMANDELICO - 17-CHETOSTEROIDI
Occorre effettuare, una dieta particolare, nei tre giorni precedenti la raccolta del campione,
evitando di assumere: aspirina ,banane, caffè, cioccolato, thè,vanillina.
Prima di iniziare la raccolta delle urine, ritirare, in laboratorio, la provetta contenente 10 ml di
acido conservante che dovrà essere versato nel contenitore di raccolta delle urine delle 24 ore.
E’ preferibile cominciare la raccolta al mattino.
Modalità di esecuzione
Scartare la prima urina e partendo dalla successiva raccoglierle tutte fino alla prima del
mattino seguente compresa. Cercare di consegnare le urine in un tempo massimo di 2 ore
dalla raccolta , scrivere nome e cognome sul contenitore.
ACTH
Condizioni preliminari:
Prima del prelievo il paziente deve eseguire la sua dieta abituale ovvero quella raccomandata
dal medico. E’ consigliabile astenersi dal fumo, dal caffè e dall’esercizio fisico, nelle ore
immediatamente precedenti il prelievo venoso.
Modalità di esecuzione
Seguire la procedura per il prelievo venoso e raccogliere il campione in una provetta con
anticoagulante EDTA.
Prelievi esterni: le provette tappate vanno riposte immediatamente in un idoneo contenitore
portaprovette refrigerato a temperatura tra +2 e +6 C° e consegnate entro massimo 2 ore
all’accettazione del laboratorio.
Prelievi in laboratorio: per le analisi eseguite dopo le 2 ore occorre congelare i sieri per un
tempo massimo di 6 mesi.
RENINA - ANGIOTENSINA
Prima del prelievo il paziente deve eseguire la sua dieta abituale ovvero quella raccomandata
dal medico. E’ consigliabile astenersi dal fumo, dal caffè e dall’esercizio fisico, nelle ore
immediatamente precedenti il prelievo venoso. Osservare un digiuno di almeno 10-12 ore.
Eseguire due prelievi il primo va effettuato in posizione ortostatica, il secondo, dopo 30
minuti, in. posizione clinostatica. Raccogliere il campione in una provetta con EDTA.
Modalità di conservazione e consegna
Prelievi esterni: le provette tappate vanno riposte immediatamente in un idoneo contenitore
portaprovette refrigerato a temperatura tra +2 e +6C° e consegnate entro massimo 2 ore
all’accettazione del laboratorio.
Prelievi in laboratorio: per le analisi eseguite entro 48 ore occorre conservare i campioni a
temperatura compresa tra +2 e +6 gradi.
AMMONIO
Prima del prelievo il paziente deve eseguire la sua dieta abituale ovvero quella
raccomandata dal medico. E’ consigliabile astenersi dal fumo, dal caffè e dall’esercizio
fisico, nelle ore, immediatamente precedenti, il prelievo venoso. Osservare un digiuno
di almeno 10-12 ore.
Modalità di esecuzione
Raccogliere il campione in una provetta con EDTA mantenendola in ghiaccio. L’analisi
va eseguita entro 2 ore dal prelievo. Per i prelievi esterni: le provette tappate vanno
riposte in un idoneo contenitore portaprovette e consegnate nel più breve tempo
possibile all’accettazione del laboratorio.
IDROSSIPROLINURIA
Per una corretta interpretazione dei risultati ottenuti si dovrà somministrare al paziente una
dieta priva di collagene. Se ciò non fosse possibile, bisogna ricorrere ad una dieta almeno a
basso contenuto di collagene.
Una dieta priva di collagene non deve contenere: carne, derivati della carne, pesce,
cacciagione, estratti di carne, brodo, sugo di carne, gelati, dolci, altri prodotti contenenti
gelatina.
La carne e derivati possono essere sostituiti da: formaggio, uova, latte, yogourt, burro, brodi
vegetali e legumi (fagioli e piselli).
Una dieta povera di collagene può comprendere fino a 100 g. di carne (privata delle
cartilagini e dei tendini).
TEST DI NORDIN
La sera prima dell'esame (dalle ore 23.00) evitare di bere, mangiare, fumare.
Modalità di esecuzione
Il mattino dell'esame, alle ore 7.00, urinare facendo attenzione a svuotare
completamente la vescica. Queste urine devono essere gettate via.
Successivamente bere 250 ml di acqua distillata od oligominerale (acqua Panna, Fabia,
San Gemini). Evitare di bere, mangiare o fumare.
Alle ore 9.00 urinare nell'apposito contenitore svuotando completamente la vescica.
RICERCA CRIOGLOBULINE
Prima del prelievo il paziente deve eseguire la sua dieta abituale ovvero quella
raccomandata dal medico. E’ consigliabile astenersi dal fumo, dal caffè e dall’esercizio
fisico, nelle ore immediatamente precedenti il prelievo venoso. Osservare un digiuno di
almeno 10-12 ore.
Raccogliere il campione con una siringa e una provetta per sierologia mantenuta ad una
temperatura di 37 C°.
MONITORAGGIO FARMACI
Fenobarbital – Carbamazepina – Fenitoina – Teofillina – Ac.Valproico
I pazienti non devono assumere il farmaco da monitorare la mattina del prelievo.
Prima del prelievo il paziente deve eseguire la sua dieta abituale ovvero quella raccomandata
dal medico. E’ consigliabile astenersi dal fumo, dal caffè e dall’esercizio fisico, nelle ore
immediatamente precedenti il prelievo venoso. E’ necessario un digiuno di almeno 8-10 ore.
PCR
Prima del prelievo il paziente deve eseguire la sua dieta abituale ovvero quella raccomandata
dal medico. E’ consigliabile astenersi dal fumo, dal caffè e dall’esercizio fisico, nelle ore
immediatamente precedenti il prelievo venoso. Osservare un digiuno di almeno 10-12 ore.
Eseguire il prelievo in regime di massima sterilità.