domenica 30 novembre 2008

RIFORMA COMPARTO SANITA'


EFFETTO BRUNETTA

-40% LE ASSENZE DI MALATTIA
NEGLI OSPEDALI MILANESI



I principali provvedimenti della riforma per il comparto sanità e gli organismi e gli Enti ad esso legato.


Riconoscere e premiare il merito; ridefinire diritti e doveri del dipendente pubblico, restituendo dignità e prestigio a questo ruolo e consentendo di sanzionare chi lo svilisce con un comportamento scorretto. E ancora, rivalutare il ruolo del dirigente pubblico e potenziare la funzionalità delle amministrazioni attraverso la contrattazione collettiva e integrative, anche al fine di riorganizzare i luoghi di lavoro secondo modelli ad alta performance.

Queste le linee direttrici della riforma del pubblico impiego elaborata dal ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta. Quali saranno gli effetti è difficile dirlo, eppure i dati raccolti in quattro grandi ospedali milanesi possono significare già qualcosa: nei mesi di luglio-agosto (cioè nel periodo di annuncio della riforma) le assenze per malattia di medici, infermieri e amministrativi sono scese in media del 40% rispetto allo scorso anno.

Nel dettaglio, il calo è stato del 37% al Policlinico, del 35% al Fatebenefratelli, del 41% al San Carlo e al Niguarda.


Stop alla pioggia di collaborazioni e consulenze.

Introdotte disposizioni volte a razionalizzarne e limitarne l’utilizzo nelle Pubbliche Amministrazioni. Per prima cosa, l’amministrazione dovrà avere accertato prima l’impossibilità oggettiva di utilizzare personale interno. L’incarico dovrà essere temporaneo, la persona

altamente qualificata, il luogo, l’oggetto e il compenso della collaborazione stabiliti preventivamente.

(Le consulenze sono costate nel solo 2006 oltre 1,3 miliardi di euro!)


Controlli severi su incompatibilità, cumulo di impieghi e incarichi. Vengono rafforzati i poteri dell’ispettorato del Dipartimento della Funzione Pubblica in materia di controllo, in collaborazione con la Guardia di Finanza e altri servizi ispettivi.


Limitazione al lavoro flessibile. Viene limitato ad esigenze temporanee ed eccezionali il ricorso a contratti di lavoro flessibile nelle Pubbliche Amministrazioni. Per i dirigenti che violeranno le norme saranno previste sanzioni.


Riduzione delle assenze per malattia. Introdotte misure sia sul trattamento economico che sul controllo e la certificazione. Ddopo il secondo evento di malattia nell’anno solare l’assenza dovrà essere giustificata esclusivamente mediante certificazione medica rilasciata da struttura sanitaria pubblica. Si potranno inoltre disporre visite di controllo dalle 8 alle 13 e dalle 14 alle 20 anche nei giorni festivi.


Più controllo della spesa per la contrattazione integrativa.

Le Pubbliche Amministrazioni dovranno effetuare il rendiconto

annuale della spesa per la contrattazione integrativa e trasmetterla

alla Corte dei Conti. Le relazioni saranno pubblicate sui siti del

ministero dell’Economia e della Funzione Pubblica.


Aumento della mobilità dei dipendenti pubblici. Diventa più facile trasferire i dipendenti pubblici in caso di trasferimento delle funzioni. In caso di reiterato rifiuto (due volte in cinque anni) il dipendente sarà collocato in cassa integrazione.


“Operazione trasparenza”. Ogni Amministrazione ha l’obbligo di pubblicare sul proprio sito internet le retribuzioni annuali, i curriculum vitae, gli indirizzi di posta elettronica e i numeri telefonici dei suoi dirigenti. Dovranno essere pubblicati anche i tassi di assenza del personale.


Tempi nel procedimento: chi ritarda paga. Viene introdotto l’obbligo di concludere il procedimento entro il termine di 30 giorni (contro i 90 stabiliti dalla normativa vigente).

In caso di inosservanza dolosa o colposa, le Pubbliche Amministrazioni sono tenute a un indennizzo del danno, indipendentemente dalla spettanza del beneficio derivante dal provvedimento richiesto. Oltre a questo indennizzo a forfait il cittadino può chiedere alla Pubblica Amministrazione anche il risarcimento integrale del danno subìto, di cui deve però provare l’entità e la quantificazione. Il dirigente diventa un garante delle procedure previste a carico dell’amministrazione.


Concorsi solo su base territoriale. L’obiettivo è quello di eliminare le disparità tra Nord e Sud del Paese.


Mobilità delle funzioni e uso ottimale degli edifici pubblici. Si introduce la possibilità per le Pubbliche Amministrazioni di cedere l’esercizio temporaneo di funzioni ad altri soggetti pubblici o privati, nonché di consentire l’utilizzo dei propri edifici per lo svolgimento di attività diverse

da quelle istituzionali.


Diffusione online dei livelli di qualità.

Per consentire ai cittadini di conoscere i servizi offerti con livelli di qualità più elevata, le Pubbliche Amministrazioni sono tenute a pubblicare sul proprio sito Internet le migliori prassi realizzate nonché gli indicatori dei tempi medi di pagamento

e dei tempi di definizione dei procedimenti e di erogazione dei servizi.


Nuove tutele dell’utente dei servizi pubblici. Introdotti strumenti volti a promuovere la risoluzione non giurisdizionale delle controversie sorte con gli utenti.


Valutazione del personale. Le Pubbliche Amministrazioni sono obbligate a predisporre annualmente e a pubblicare su Internet gli indicatori di produttività e i misuratori della qualità del rendimento del loro personale.


Organismi di controllo della valutazione. I criteri di nomina dei nuclei di valutazione di ogni singola Amministrazione saranno riformati seguendo tre principi fondamentali:

1) elevata professionalità dei componenti;

2) estensione della valutazione a tutti i dipendenti;

3) autonomia piena della valutazione.


Merito e premialità. Verranno concessi premi legati alla produttività, anche del singolo dipendente. Le progressioni economiche saranno conseguite solo attraverso prove selettive e non più prevalentemente per anzianità. Le progressioni di carriera (giuridiche) potranno avvenire solo ed esclusivamente tramite concorso pubblico. Saranno inoltre premiati i dipendenti (dirigenti e non) coinvolti in progetti innovativi.


Sanzioni disciplinari e responsabilità. Verranno semplificate le fasi dei procedimenti disciplinari. Sarà possibile licenziare il dipendente sottoposto a un procedimento penale, anche prima della comunicazione di una sua eventuale condanna.


Lotta ai fannulloni. Sarà possibile licenziare il dipendente

pubblico per scarso rendimento, per la falsificazione di attestat idi presenza falsi e per la presentazione di certificati medici falsi.


Sanzioni per imedici mendaci. Potrà essere sanzionato o addirittura licenziato il medico dipendente pubblico che abbia concorso alla falsificazione di certificati di malattia o che abbia violato i canoni di ordinaria diligenza nell’accertamento della patologia.


Riforma della dirigenza. È previsto un accesso alla dirigenza generale di primo livello tramite concorso e non più per nomina politica. Il lavoro dei dirigenti verrà valutato anche in relazione alle risorse assegnate. Il trattamento economico accessorio dovrà essere più legato ai risultati e dovrà essere differenziato in base ai risultati raggiunti. Le Pubbliche Amministrazioni non potranno erogare le retribuzioni di risultato nel caso in cui non abbiano provveduto all’adozione dei sistemi di valutazione.


Riforma della contrattazione collettiva. Meno contratti di lavoro (attualmente una tornata contrattuale ne prevede più di 30) e il sistema contrattuale pubblico dovrà essere allineato

a quello privato. È prevista una riforma dell’Aran, che dovrà essere più autonoma, prevedendo un nuovo sistema di incompatibilità dei componenti dell’organo direttivo, ad esempio con cariche di rappresentanza sindacale.

Articolo tratto da http://www.ipasvi.it/pubblicazioni/ArchivioRiviste/Indici/files/864/attualità2.pdf